La scena di un'anatomia eseguita su un giovane corpo femminile nel dipinto a olio di Enrique Simonet L'anatomia del cuore (realizzato a Roma nel 1880) si riferisce a una particolare categoria di rappresentazione del nudo femminile nell'arte occidentale: quella della "Venere aperta o tagliata". Il corpo nudo aperto è sinonimo di mancanza di ritegno: supera i limiti del canone artistico europeo, aggredisce la forma per enfatizzare la carne o la materia. E allo stesso tempo, non possiamo essere sicuri se vada contro o rafforzi, deliberatamente o meno, gli stereotipi del femminile. Questa proposta esplorerà diversi modi di aprire i corpi delle donne nell'arte occidentale e nella cultura visiva, antica e moderna: dalle veneri anatomiche ai parti cesarei, dai musei medici alle bancarelle dei luna park, dalle rappresentazioni delle autopsie a quelle delle vulve, dalle storie mitologiche pagane ai cicli martirologici cristiani. La penetrazione, attraverso queste fessure, nelle viscere dei corpi femminili può procurare nuove considerazioni sulle costruzioni dei corpi e dei generi, sulla loro realtà e sulla loro rappresentazione, da un approccio femminista. La Sapienza