Il fattore essenziale della identità è la cultura e allo stesso tempo è la materia prima per il design, materiale e immateriale. Poche culture esistono al mondo più attrattive di quella che oggi persiste nel mediterraneo classico che ha dato origine alla cosiddetta cultura occidentale. L’identità mediterranea ha favorito per secoli, attraversando le singole culture, l’interscambio e il dialogo tra le due rive per far crescere flussi e correnti di conoscenze e tradizioni. Un legame ed un’unità che potranno realizzarsi se sapranno tener conto delle diverse storie, tradizioni, culture, lingue che si sono incontrate e scontrate attraverso i secoli e di quell’immenso patrimonio di relazioni che, pur nelle mille difficoltà, hanno continuato a crescere generando un permanente scambio fra le due sponde del mediterraneo. Dove risiede ancora l'autentica cultura classica? Il potenziale creativo e culturale di questa straordinaria eredità è stata l'ispirazione e l’identità necessaria per creare la immensa ed esuberante opera di Pablo Picasso. Grazie al suo talento e la sensibilità raffinata, riesce a porsi nel mondo come il più grande genio dell’arte del XX secolo. Picasso fu capace di materializzare l'identità del Mediterraneo Classico e, allo stesso tempo, integrare nella sua visione olistica, culture distanti, come l'arte africana e le stampe giapponesi. Questo atteggiamento di apertura e la predisposizione a conoscere altre culture, e ad integrarsi con l’ambiente esterno è una qualità essenziale della cultura classica che gli attribuì lo splendore che ancora irradia. L’arte, affermava Konrad Fiedler, è “un processo dalla confusione alla chiarezza”, dunque un processo di conoscenza e di ordinamento dell’esperienza caotica del mondo per ottenere una immagine che ha valore assoluto. L’arte è un’attività umana concreta e reale. Non solo per i mezzi che richiede, ma proprio perché offre gli strumenti per dare corpo e forma al mondo interiore, alla visione e all’immaginazione. L’arte è un linguaggio unico […] che vuole e può cogliere la realtà nel suo nocciolo metafisico […] è il linguaggio dell’individuo e della società.
È un distinguere e separare, ma allo stesso tempo è elaborazione e costruzione, il suo valore è legato alla conoscenza. Ed è questa che ne determina il valore al di là di ogni tempo. Non si ha conoscenza senza esperienza. Quest’ultima si pone alla base dell’arte e della tecnica. Conoscere il linguaggio dell’arte significa conoscere nel modo più profondo e preciso l’epoca che lo produce, ma significa anche, per l’artista, entrare in contatto con la parte più profonda di sé ed esprimerla.
In questo equilibrio dinamico tra mondi diversi come arte e tecnica, realtà e utopia si colloca l’artigianato che, attraverso l’esperienza dettata da saperi e conoscenze consolidate, è in grado di trasferire materia per creare oggetti in cui l’uso si arricchisce del contesto artistico singolare, si lega alla ricerca dei materiali, allo studio formale, alla cura delle singole fasi e all’evoluzione del pensiero, conferendo al prodotto valore aggiunto.
L’artigianato fornisce un’occasione in più per rifondare il valore dell’arte, per esorcizzare nuove forme di divisione del lavoro in grado di porre in discussione l’autonomia stessa del lavoro intellettuale e dona, esprime, tramanda la propria identità culturale, i valori etici, sociali, estetici, economici e religiosi della società. In un tempo in cui non è possibile immaginare una società planetaria se non nei termini di un omologante progresso tecnologico che investe le stesse arti e modifica il gusto e l'artigianato, l’artigianalità rappresenta uno dei pochissimi fattori stabili di una società in evoluzione, un tessuto connettivo di un’esperienza culturale e sociale.
Il contributo, operando sulla matrice comune della cultura mediterranea, intende indagare, all’interno della produzione artistica ceramica del Novecento, l’influsso e l’esuberanza poliedrica di Pablo Picasso. L’obiettivo è valorizzare i sistemi di produzione artigianali locali del bacino del mediterraneo a partire dall’approfondimento delle nuove tecnologie in relazione ai processi produttivi artigianali e come potranno influire sull’evoluzione formale e funzionale del design ceramico per individuare nuovi campi di applicazione della ceramica evoluta. Si dovrà avviare la trasformazione dei “laboratori artigianali” in “laboratori industriali” attraverso la ricerca incentrata sull’innovazione avanzata per rispondere ai mercati diversificati. A partire dall’inquadramento del contributo di Pablo Picasso, all’interno delle correnti artistiche del Novecento, seguendone l’evoluzione stilistica e l’apporto innovativo, e dall’interpretazione del gusto e della produzione ceramica, si potrà configurare un nuovo modello di sviluppo attento ai bisogni contemporanei per la competitività delle produzioni artigianali avanzate fondate sulle piccole e medie imprese. L’interpretazione del potenziale contributo di Picasso nel comparto ceramico che da artigianale dovrà diventare industriale rappresenterà l’esempio da replicare riversando la cultura del mediterraneo nel comparto manifatturiero per affrontare il tema della produzione industriale e il bisogno di trasferire il livello produttivo artigianale a livello industriale, per rispondere alle esigenze dei beni della conoscenza.